Fonti e ricerche per una storia dell' internetworking in Italia

ARCHIVIO GIANNI DEGLI ANTONI

Non è facile, certamente, ma perché non provare?

Per un contatto più etico tra banche e società

Versione
Milano
04
Giugno
2009
1.0
  • Che ci siano sprechi lo si sa. E in ogni settore produttivo o amministrativo se ne trovano. Come pure si sentono grida contro gli sprechi. Si ha tuttavia la sensazione che ben poco avvenga. Ridurre gli sprechi, ok. A chi giova?
  • La domanda non è peregrina visto che se gli sprechi ci sono, qualcuno paga per quegli sprechi. E cosa avviene a coloro che soffrono dalla riduzione degli sprechi? Chi risparmia può utilizzare il risparmio come vuole.
  • Ma chi soffre per questi risparmi? Può fare ben poco, e tutto quello che potrebbe fare è assai difficile, come ad esempio aprire altri settori produttivi. Oppure, trasferire le difficoltà a sua volta ad altri. Il che, in una situazione di crisi come la attuale non sembra del tutto privo di conseguenze negative: soprattutto se la comunicazione di massa indicando gli sprechi sincronizza i risparmi ad interi settori produttivi, in una parola ad una crisi di settore.
  • Tutto normale? Proprio nulla si può fare? Si lascia alla capacità politica e contrattuale la reazione ai risparmi, affinché nulla cambi? Beh ad oggi è così. Nulla cambia.
  • Ma se si considera il problema dal punto di vista sistemico, forse in qualche modo lo si può affrontare.
  • Non è facile, certamente, ma perché non provare? Ovvero: trasformare proposte di risparmio in proposte di innovazione, per chi risparmia e per chi soffre del risparmio.
  • A chi il compito, se non ad un più intimo ed etico contatto delle banche con la società?

Archivio
Degli Antoni
cctld.it
GDA Facebook